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Rifacimento di un sito di e-commerce: gli aspetti SEO da tenere in considerazione


seo refonte

Quali sono le problematiche SEO da tenere in considerazione nel rifacimento di un sito di e-commerce? Come è possibile assicurarsi che la nuova versione del proprio negozio online conservi nel tempo l’indicizzazione finora acquisita? In questo articolo andrò ad illustrare tutti gli elementi SEO da verificare per affrontare un progetto di rifacimento.

A chi è rivolto questo articolo?

Questo articolo è sostanzialmente destinato ai commercianti online che dispongono già di un sito di e-commerce e ne hanno intrapreso il rifacimento.
Il caso tipico si riscontra in concomitanza di un cambio di software per l’e-commerce: utilizzavi una tecnologia diversa e ti sei convinto a passare a PrestaShop, come accade a migliaia di commercianti ogni anno; oppure avevi una vecchia versione di PrestaShop e hai deciso di iniziare un intervento di rifacimento, per disporre delle ultime funzioni offerte dal software.
IMPORTANTE:
L’intero lavoro illustrato nelle seguenti indicazioni deve essere eseguito prima del passaggio dal vecchio al nuovo sito di vendite online.
ATTENZIONE:
Questo articolo non è rivolto ai negozi che intendono cambiare nome di dominio, nel qual caso il lavoro SEO da compiere è diverso e non viene contemplato nel testo che segue.

Quali sono i vantaggi e perché rendere più sicura la migrazione?

  • Il traffico diretto che giunge sulle vecchie pagine verrà automaticamente reindirizzato verso il nuovo sito web.
  • I link che puntano verso le pagine del vecchio negozio non ricadranno su errori 404.
  • Grazie al lavoro eseguito sulla struttura, la pertinenza SEO del negozio verrà mantenuta nel lungo periodo.
  • La continuità dell’indicizzazione viene garantita e pertanto non constaterai praticamente alcuna variazione di traffico tra prima e dopo la migrazione.

I 2 aspetti da garantire durante il rifacimento del negozio:

  • la struttura del nuovo sito di e-commerce;
  • i reindirizzamenti 301 da mettere in atto.

Un po’ di struttura

Se non lo hai già letto… ti invito a consultare un articolo che parla della creazione di una struttura “SEO friendly” per un sito di e-commerce.

Ideare la struttura del nuovo negozio online

L’obiettivo di questo studio preliminare consiste nel farti individuare le categorie di prodotti da conservare anche nella nuova versione del sito. Un principio basilare è quello di mantenere ciò che funziona e fare evolvere ciò che invece non funziona.
Siccome la finalità del nuovo negozio è quella di fornire risultati migliori rispetto al precedente, non eliminare le categorie che generano traffico SEO e vendite. Nel nuovo negozio dovrai assolutamente ricreare queste stesse categorie.

E un report Google Analytics in omaggio, UNO!

Ops, non sai (ancora) come accedere a questi dati, anche se nel vecchio negozio hai installato correttamente Google Analytics?
Ecco un report Google Analytics personalizzato che dovrebbe rispondere a tutte queste domande:
SEO E-commerce report by PrestaShop (Cliccare sul link per aggiungere il report)

Come migliorare ulteriormente la struttura?

I progetti di rifacimento rappresentano sempre un’occasione per rimettere in discussione ciò che esiste, ma anche per conferire nuove risorse al negozio:
  • Visita i negozi della concorrenza e ispirati alle loro buone idee, praticando il benchmarking… Per la SEO questo funziona… (a condizione di non limitarsi a fare un copia+incolla).
  • Ritorna allo studio semantico e cerca ancora le parole chiave giuste per la SEO.
  • Per i commercianti che dispongono già di campagne AdWords potrebbe essere utile anche questo report Google Analytics Analytics-Bericht sui termini di ricerca, che contiene le parole chiave effettivamente digitate dai visitatori provenienti da AdWords (anziché le parole chiave acquistate).

Pagina non trovata

Che cosa sono i reindirizzamenti 301?

Nel mondo reale…
Quando traslochi e desideri che le Poste consegnino la corrispondenza al tuo nuovo indirizzo, devi compilare un modulo del tipo:
Vecchio indirizzo postale -> Nuovo indirizzo postale
Nel mondo virtuale…
Accade la stessa cosa con un meccanismo chiamato reindirizzamento 301. Quando una pagina web cambia URL, è necessario fornire un’indicazione al proprio server affinché tutte le query vengano inviate al nuovo URL corrispondente:
Vecchio URL -> 301 redirect -> Nuovo URL

I diversi scenari di reindirizzamento 301:

  • Il minimo indispensabile:
    • Reindirizzare tutti i vecchi URL verso la home page del tuo sito di e-commerce. Non sono un grande sostenitore di questo scenario, ma posso affermare che per te o i tuoi tecnici presenta il vantaggio di essere molto più semplice da integrare.
  • Il mio consiglio:
    • Effettuare reindirizzamenti pagina per pagina, creando un link tra la vecchia e la nuova struttura.

Quando è necessario un reindirizzamento 301:

  • Quando una vecchia pagina scompare completamente: reindirizzare la pagina verso la propria home page.
  • Quando una pagina cambia indirizzo URL: il vecchio URL dovrà essere reindirizzato verso quello nuovo.

Come trovare tutti gli URL del sito?

Per trovare tutti gli URL del vecchio e del nuovo sito, ti consiglio vivamente di utilizzare un crawler, come Xenu (gratuito) o Screaming Frog SEO (a pagamento).
Con uno di questi due strumenti potrai facilmente recuperare l’elenco degli URL sia del vecchio che del nuovo sito di e-commerce ed esportarli in un foglio elettronico di Excel.

Fare corrispondere le due strutture

Parti dalla vecchia struttura ad albero e visualizzane l’elenco degli URL in una colonna: tutti questi URL devono essere reindirizzati verso il nuovo equivalente oppure verso la home page.
Quando avrai terminato, ti suggerisco di fornire questo file Excel al tuo sviluppatore o all’agenzia web di fiducia, per farlo integrare nel file .htaccess del nuovo negozio. Se temi di commettere errori, ti invito caldamente a ricorrere ad un esperto di SEO.

Due casi in cui non si effettua il reindirizzamento 301

  • Quando un URL rimane lo stesso tra la vecchia e la nuova versione del sito.
  • Quando nella nuova struttura ad albero viene creata una nuova pagina che in passato non esisteva.

Il giorno del lancio è arrivato

Quando tutto è pronto per lanciare il nuovo negozio…

  • Metti il dominio in manutenzione rinviando il codice 503.
  • Metti in produzione il nuovo negozio (contenente i reindirizzamenti 301 nel file .htaccess).
  • Disattiva il codice di manutenzione: ora il nuovo sito è attivo.
  • Testa immediatamente i 301 digitando un vecchio URL: dovresti venire automaticamente reindirizzato verso il nuovo URL.
  • Ricorda anche di assicurarti che l’http header inviato dal server su un vecchio URL sia effettivamente il codice 301 (e non un altro).
Se è tutto OK, la migrazione è andata a buon fine…
Di  - 26 gennaio 2015

Le tendenze 2015 della SEO per l’e-commerce

Come sarà l’indicizzazione nel 2015? Come alla fine di ogni anno, questo esercizio è ormai molto in voga tra gli operatori del settore. E allora, assisteremo ad una completa rivoluzione oppure ad una semplice evoluzione? Ecco dunque le mie previsioni per il 2015.

Nel 2015 la SEO sarà (pressoché) la stessa

Panda, Penguin, Hummingbird, Caffeine… Se il team antispam di Google lancia incessanti comunicati in merito all’ultimo aggiornamento di uno dei suoi algoritmi, la SEO rimane sostanzialmente la stessa, con le solite evoluzioni sporadiche. Ma bisogna anche dire che “squadra (l’algoritmo) che vince non si cambia”:
A mio parere, Google Search persegue due obiettivi:
  • Soddisfare i suoi visitatori con risultati di ricerca pertinenti e di qualità.
  • Monetizzare sempre meglio questi risultati tramite AdWords.
L’obiettivo di Google non è quello di fornire traffico gratuito, visto che generare sempre più traffico gratuito è la mission della SEO. A mio avviso, è molto importante capire bene questa sfumatura.
Dal 1998 la ricetta di Google funziona sempre pressoché allo stesso modo:
  • una parte di pertinenza (la corrispondenza tra un sito e la query digitata);
  • una parte di popolarità (i link che puntano al sito).
Di fronte alle quote di mercato monopolistiche di Google nel mondo, la strategia funziona e non vedo motivo per cui Google debba tentare di rimettere in discussione il proprio algoritmo.
Pertanto, per il 2015 prevedo un andamento all’insegna della continuità e dell’evoluzione della SEO. Nel suo blog, Rand Fishkin, fondatore di MOZ, è dello stesso parere.

E allora, quali saranno le evoluzioni della SEO?

PrestaShop, si impegna a parlare di e-commerce ai commercianti online. Poiché l’indicizzazione è un notevole fattore di crescita per i piccoli negozi, ecco dunque le mie previsioni sulla SEO per l’e-commerce:

Il 2015 sarà un anno mobile

Matt Cutts lo preannunciava già all’inizio del 2014: il numero di query di ricerca da dispositivi mobili dovrebbe superare quelle effettuate da PC.
Parallelamente, nel Regno Unito Internet Retailer annunciava lo scorso settembre che il traffico mobile + tablet sui siti di e-commerce aveva ormai sorpassato quello dei PC.
Di seguito ho riportato l’evoluzione del traffico mondiale elaborata da StatCounter, che mette a confronto PC, smartphone e tablet.
Parallelamente, giocando un po’ con StatCounter e filtrando i risultati per paese, è anche possibile osservare che il ruolo del traffico mobile è già maggioritario in diversi mercati, soprattutto in India, dove i dispositivi mobili sono chiaramente dominanti con circa il 70% di traffico. Ma indipendentemente dal paese o dai paesi esaminati, questa tendenza appare generalizzata.
Bisogna anche ricordare che sempre più persone utilizzano lo smartphone mentre guardano la TV.
La crescita del traffico su dispositivi mobili e tablet è dunque ormai indiscussa. Per tornare alla SEO, Google, che a sua volta constata l’incremento del traffico mobile, desidera soddisfare maggiormente i propri utenti con più risultati di ricerca compatibili per dispositivi mobili. Per Google, questo significa favorire i siti di e-commerce che propongono un’esperienza mobile a scapito di quelli che sono rimasti ad un template completamente orientato al desktop.
Negli Stati Uniti Google indica già la compatibilità dei siti con i dispositivi mobili all’interno delle sue SERP (Search Engine Result Pages, ovvero pagine dei risultati del motore di ricerca):

Secondo Gary Illyes, l’ottenimento di questo piccolo badge nei risultati di ricerca richiederà semplicemente il superamento del test del nuovo strumento di prova mobile messo online da Google Webmaster Tool. Questo strumento ti consentirà di verificare se il tuo sito è mobile-friendly e se rispetta le raccomandazioni di Google in materia:
Testa il tuo sito per i dispositivi mobili
Per approfondire ulteriormente l’argomento, ti consiglio di leggere questo post G+ di John Mueller, che affronta proprio la questione.
La mia raccomandazione sulla SEO mobile per il 2015
Il tuo sito di e-commerce deve necessariamente proporre un’esperienza mobile. Se vuoi che continui a crescere in termini di SEO, ti si prospettano due soluzioni principali: la soluzione di un tema responsive design (con larghezza dinamica) o quella di un sito dedicato ai dispositivi mobili del tipo http://m.example.com
La mia previsione per la SEO mobile
Secondo le mie previsioni, nel corso del 2015 o addirittura nel 2016 il 100% dei risultati di ricerca di Google sui nostri smartphone sarà mobile-friendly. In altri termini, “i siti in modalità desktop escono dagli smartphone”.

Un anno protetto con HTTPS

L’altra operazione compiuta da Google nel 2014 è stata quella di spingere i siti internet a passare dall’http all’https, che sarebbe addirittura diventato un criterio nell’algoritmo di ricerca.
Non pensare però che questa operazione ti consenta di entrare nella prima pagina di Google! Ma se serve a darti un po’ di brio, perché no?
La mia raccomandazione per la sicurezza della SEO
Nel 2015 fai passare il negozio online all’HTTPS.

Torniamo ai fondamentali

Ecco perché ti parlo di evoluzione: anche se si evolve costantemente, la SEO su Google rimane sempre la stessa.
Per essere il primo, devi possedere il contenuto migliore con i migliori link.
Incomincia individuando le parole chiave

Le giuste decisioni per avere un contenuto SEO-friendly nel 2015

Non dimenticare inoltre titoli e descrizioni nelle pagine delle categorie e sulle schede dei prodotti, in un’ottica di indicizzazione e di conversione.

La mia raccomandazione sul netlinking per il 2015

Il 50% di una buona strategia di indicizzazione riguarda il suo linking. Non pensare che si tratti semplicemente di ottimizzare i tag nel tuo negozio oppure di postare articoli sul tuo blog. Per migliorare l’indicizzazione nel corso del 2015, avrai sempre bisogno dei link, ma dovrai prestare attenzione alla loro qualità.
Che cosa fa Google contro i siti di e-commerce che contengono link di scarsa qualità
Google ha dichiarato apertamente guerra alle piattaforme di vendita di link, che vieta anche nelle proprie linee guida destinate ai webmaster. Dal punto di vista giuridico, va detto che sebbene non sia la legge, Google vanta una posizione letteralmente dominante in internet e pertanto ti consiglio di adottare ogni precauzione possibile se non vuoi farti rimproverare dal “PINGUIN”.
Nell’attesa, ecco dunque alcuni consigli di netlinking per il 2015
  • Non lanciarti da solo nel netlinking se non sai che cosa stai facendo.
  • Ricorri ad un esperto di indicizzazione o ad un’agenzia.
  • Non lavorare (più) con le piattaforme di vendita di link.
  • Non ottimizzare più le parole chiave negli anchor text, come ad esempio la mia parola chiave.
  • Utilizza anchor text sempre diversi o contenenti, ad esempio, il nome del tuo sito.
  • Presta attenzione alla correlazione con i siti che puntano verso di te e il tuo negozio online.
  • Se ti occupi ancora di scambi di link, smetti!
  • Non pensare che il linking si riassuma in una serie di link all’interno dei commenti di un blog, dei post di un forum o delle iscrizioni ai sistemi di directory.
  • Ricorda sempre che un buon link è un link che ti porterà ulteriore traffico.
  • Non inserire link sempre verso la stessa pagina del tuo sito.
Infine, non pensare che per avere i link sia necessario pagare. Ricorda anche che le schede dei prodotti e perfino il contenuto del blog possono fornirti nuovi link, semplicemente grazie alla loro qualità.

Ecco cosa seguire nel 2015 in materia di SEO

Come ti diranno tutti gli esperti di indicizzazione, se vuoi migliorare le competenze in materia di SEO, ogni giorno devi tenere sotto controllo una serie di blog specializzati. Ecco dunque alcuni siti che ti invito a seguire nel corso del 2015:
I “Googler” da seguire nel 2015
Elenco inglese di blog sulla SEO da seguire
Siti inglesi più generalisti su web marketing e content marketing

Dai muri al computer: 5 buoni motivi per avere un negozio online

Hai una piccola attività con una vetrina di esposizione e stai pensando di vendere online? Non sai per certo se lo shopping online è soltanto una tendenza del momento o rappresenta il futuro? In qualità di fornitori di software per e-commerce, noi ti diremmo (ovviamente) che hai senza dubbio bisogno di un negozio online. Ma dirtelo soltanto non è sufficiente.
Oggi vogliamo sostenere questa affermazione con un articolo dal titolo “Dai muri al computer: 5 buoni motivi per avere un negozio online”. Ti illustreremo i limiti di un negozio tradizionale e ti mostreremo in che modo un negozio online può riuscire ad integrarlo, aiutandoti ad ottenere il meglio da entrambe le realtà.

1. Il tuo negozio non è aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Quali sono gli orari di apertura del tuo punto vendita attuale? Dalle 8 alle 19? Che cosa fanno i clienti che vogliono acquistare dopo la chiusura? Chiudere il negozio significa letteralmente allontanare i clienti che si presentano alla porta.
Certo, puoi anche tenerlo aperto più a lungo. Ma i costi generali per farlo sono notevolmente più elevati di quelli da sostenere per creare un negozio online, soprattutto con il software open source gratuito di PrestaShop. Qual è dunque l’aspetto migliore dei negozi online? Il fatto che siano aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Lanciandone uno, puoi facilmente allungare l’orario di apertura.

2. Alcuni clienti non possono recarsi fisicamente in negozio.

Molti esercenti conoscono bene la frase: “posizione, posizione, posizione”. Quando si gestisce un negozio al dettaglio, il suo successo è dovuto in larga misura alla posizione in cui sorge. Se per i clienti non è comodo raggiungere il negozio, puoi anche dire loro addio.
Aprire un negozio online consente a chiunque, che sia del tuo paese o addirittura del mondo intero, di raggiungerti! Improvvisamente la posizione del negozio non rappresenta più un problema. E non sei più costretto a vendere soltanto ai clienti nelle vicinanze.

3. Lo spazio di esposizione è limitato.

Altrettanto importante della posizione del negozio fisico è la quantità di spazio a disposizione per esporre la merce. Essendo un esercente, sai fin troppo bene che i prodotti devono essere posizionati e illuminati adeguatamente nello showroom. Questo però limita il numero di articoli che puoi esporre in un dato momento.
Con un negozio online, invece, è possibile esporre un numero di prodotti illimitato. La sfida da cogliere sarà quella di realizzare belle pagine di prodotti che risultino facilmente navigabili. Inizia con immagini accattivanti a cui andrai ad integrare accurate descrizioni dei prodotti. Dopodiché, aiuta i clienti a navigare nel negozio con una struttura del sito a parole chiave. Dopo avere predisposto questi 3 elementi, sarai pronto ad ampliare la selezione di prodotti ben oltre lo spazio di esposizione offerto dal negozio tradizionale.

4. I ricavi attraverso un solo canale di vendita sono limitati.

Vendere attraverso un punto vendita al dettaglio è soltanto uno dei vari canali che puoi utilizzare. Optando per un solo canale, la possibilità di incrementare i ricavi risulta limitata, dato che viene posto un limite alla base di clienti. In breve, limitando i clienti, si limitano anche le vendite.
Fai crescere la tua attività e incrementa le vendite aggiungendo un nuovo canale: un negozio online. Raggiungerai una base di clienti più ampia e venderai maggiori quantitativi di prodotti. In questo modo, sarai in grado di negoziare prezzi migliori con i fornitori e aumentare i margini di ricavo per l’intera attività.

5. Le autopromozioni appaiono inattendibili.

Indipendentemente da quanto valgono i prodotti che vendi, le recensioni positive che provengono direttamente da te appariranno sempre come fasulle e mirate soltanto a vendere. Dopotutto, nessun esercente parlerà mai male dei suoi prodotti.
Pertanto, avere un negozio online può avvantaggiare anche il negozio tradizionale. Uno dei maggiori vantaggi di un negozio online è la possibilità di sfruttare i social media. Le recensioni e le testimonianze dei clienti generano credibilità nei prodotti, in quanto si tratta di una promozione che proviene da qualcuno che non trae alcun vantaggio dall’affermare che il prodotto è buono.

In breve…

Se possiedi già un negozio tradizionale, il negozio online diventa semplicemente un ampliamento di quello attuale. Vendendo online, potrai ampliare il raggio d’azione dell’attività, la selezione di prodotti e gli orari di apertura. Così facendo, aumenterai il numero di potenziali clienti, che può tradursi in ulteriori vendite.
Ti abbiamo convinto ad aprire un negozio online per ampliare il punto vendita tradizionale? Inizia a vendere online con il software di e-commerce di PrestaShop. Stai già vendendo sia online che offline? Dicci qual è il motivo che preferisci utilizzando lo spazio sottostante riservato ai commenti.
Autore : Julie Liu