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Le tendenze 2015 della SEO per l’e-commerce

Come sarà l’indicizzazione nel 2015? Come alla fine di ogni anno, questo esercizio è ormai molto in voga tra gli operatori del settore. E allora, assisteremo ad una completa rivoluzione oppure ad una semplice evoluzione? Ecco dunque le mie previsioni per il 2015.

Nel 2015 la SEO sarà (pressoché) la stessa

Panda, Penguin, Hummingbird, Caffeine… Se il team antispam di Google lancia incessanti comunicati in merito all’ultimo aggiornamento di uno dei suoi algoritmi, la SEO rimane sostanzialmente la stessa, con le solite evoluzioni sporadiche. Ma bisogna anche dire che “squadra (l’algoritmo) che vince non si cambia”:
A mio parere, Google Search persegue due obiettivi:
  • Soddisfare i suoi visitatori con risultati di ricerca pertinenti e di qualità.
  • Monetizzare sempre meglio questi risultati tramite AdWords.
L’obiettivo di Google non è quello di fornire traffico gratuito, visto che generare sempre più traffico gratuito è la mission della SEO. A mio avviso, è molto importante capire bene questa sfumatura.
Dal 1998 la ricetta di Google funziona sempre pressoché allo stesso modo:
  • una parte di pertinenza (la corrispondenza tra un sito e la query digitata);
  • una parte di popolarità (i link che puntano al sito).
Di fronte alle quote di mercato monopolistiche di Google nel mondo, la strategia funziona e non vedo motivo per cui Google debba tentare di rimettere in discussione il proprio algoritmo.
Pertanto, per il 2015 prevedo un andamento all’insegna della continuità e dell’evoluzione della SEO. Nel suo blog, Rand Fishkin, fondatore di MOZ, è dello stesso parere.

E allora, quali saranno le evoluzioni della SEO?

PrestaShop, si impegna a parlare di e-commerce ai commercianti online. Poiché l’indicizzazione è un notevole fattore di crescita per i piccoli negozi, ecco dunque le mie previsioni sulla SEO per l’e-commerce:

Il 2015 sarà un anno mobile

Matt Cutts lo preannunciava già all’inizio del 2014: il numero di query di ricerca da dispositivi mobili dovrebbe superare quelle effettuate da PC.
Parallelamente, nel Regno Unito Internet Retailer annunciava lo scorso settembre che il traffico mobile + tablet sui siti di e-commerce aveva ormai sorpassato quello dei PC.
Di seguito ho riportato l’evoluzione del traffico mondiale elaborata da StatCounter, che mette a confronto PC, smartphone e tablet.
Parallelamente, giocando un po’ con StatCounter e filtrando i risultati per paese, è anche possibile osservare che il ruolo del traffico mobile è già maggioritario in diversi mercati, soprattutto in India, dove i dispositivi mobili sono chiaramente dominanti con circa il 70% di traffico. Ma indipendentemente dal paese o dai paesi esaminati, questa tendenza appare generalizzata.
Bisogna anche ricordare che sempre più persone utilizzano lo smartphone mentre guardano la TV.
La crescita del traffico su dispositivi mobili e tablet è dunque ormai indiscussa. Per tornare alla SEO, Google, che a sua volta constata l’incremento del traffico mobile, desidera soddisfare maggiormente i propri utenti con più risultati di ricerca compatibili per dispositivi mobili. Per Google, questo significa favorire i siti di e-commerce che propongono un’esperienza mobile a scapito di quelli che sono rimasti ad un template completamente orientato al desktop.
Negli Stati Uniti Google indica già la compatibilità dei siti con i dispositivi mobili all’interno delle sue SERP (Search Engine Result Pages, ovvero pagine dei risultati del motore di ricerca):

Secondo Gary Illyes, l’ottenimento di questo piccolo badge nei risultati di ricerca richiederà semplicemente il superamento del test del nuovo strumento di prova mobile messo online da Google Webmaster Tool. Questo strumento ti consentirà di verificare se il tuo sito è mobile-friendly e se rispetta le raccomandazioni di Google in materia:
Testa il tuo sito per i dispositivi mobili
Per approfondire ulteriormente l’argomento, ti consiglio di leggere questo post G+ di John Mueller, che affronta proprio la questione.
La mia raccomandazione sulla SEO mobile per il 2015
Il tuo sito di e-commerce deve necessariamente proporre un’esperienza mobile. Se vuoi che continui a crescere in termini di SEO, ti si prospettano due soluzioni principali: la soluzione di un tema responsive design (con larghezza dinamica) o quella di un sito dedicato ai dispositivi mobili del tipo http://m.example.com
La mia previsione per la SEO mobile
Secondo le mie previsioni, nel corso del 2015 o addirittura nel 2016 il 100% dei risultati di ricerca di Google sui nostri smartphone sarà mobile-friendly. In altri termini, “i siti in modalità desktop escono dagli smartphone”.

Un anno protetto con HTTPS

L’altra operazione compiuta da Google nel 2014 è stata quella di spingere i siti internet a passare dall’http all’https, che sarebbe addirittura diventato un criterio nell’algoritmo di ricerca.
Non pensare però che questa operazione ti consenta di entrare nella prima pagina di Google! Ma se serve a darti un po’ di brio, perché no?
La mia raccomandazione per la sicurezza della SEO
Nel 2015 fai passare il negozio online all’HTTPS.

Torniamo ai fondamentali

Ecco perché ti parlo di evoluzione: anche se si evolve costantemente, la SEO su Google rimane sempre la stessa.
Per essere il primo, devi possedere il contenuto migliore con i migliori link.
Incomincia individuando le parole chiave

Le giuste decisioni per avere un contenuto SEO-friendly nel 2015

Non dimenticare inoltre titoli e descrizioni nelle pagine delle categorie e sulle schede dei prodotti, in un’ottica di indicizzazione e di conversione.

La mia raccomandazione sul netlinking per il 2015

Il 50% di una buona strategia di indicizzazione riguarda il suo linking. Non pensare che si tratti semplicemente di ottimizzare i tag nel tuo negozio oppure di postare articoli sul tuo blog. Per migliorare l’indicizzazione nel corso del 2015, avrai sempre bisogno dei link, ma dovrai prestare attenzione alla loro qualità.
Che cosa fa Google contro i siti di e-commerce che contengono link di scarsa qualità
Google ha dichiarato apertamente guerra alle piattaforme di vendita di link, che vieta anche nelle proprie linee guida destinate ai webmaster. Dal punto di vista giuridico, va detto che sebbene non sia la legge, Google vanta una posizione letteralmente dominante in internet e pertanto ti consiglio di adottare ogni precauzione possibile se non vuoi farti rimproverare dal “PINGUIN”.
Nell’attesa, ecco dunque alcuni consigli di netlinking per il 2015
  • Non lanciarti da solo nel netlinking se non sai che cosa stai facendo.
  • Ricorri ad un esperto di indicizzazione o ad un’agenzia.
  • Non lavorare (più) con le piattaforme di vendita di link.
  • Non ottimizzare più le parole chiave negli anchor text, come ad esempio la mia parola chiave.
  • Utilizza anchor text sempre diversi o contenenti, ad esempio, il nome del tuo sito.
  • Presta attenzione alla correlazione con i siti che puntano verso di te e il tuo negozio online.
  • Se ti occupi ancora di scambi di link, smetti!
  • Non pensare che il linking si riassuma in una serie di link all’interno dei commenti di un blog, dei post di un forum o delle iscrizioni ai sistemi di directory.
  • Ricorda sempre che un buon link è un link che ti porterà ulteriore traffico.
  • Non inserire link sempre verso la stessa pagina del tuo sito.
Infine, non pensare che per avere i link sia necessario pagare. Ricorda anche che le schede dei prodotti e perfino il contenuto del blog possono fornirti nuovi link, semplicemente grazie alla loro qualità.

Ecco cosa seguire nel 2015 in materia di SEO

Come ti diranno tutti gli esperti di indicizzazione, se vuoi migliorare le competenze in materia di SEO, ogni giorno devi tenere sotto controllo una serie di blog specializzati. Ecco dunque alcuni siti che ti invito a seguire nel corso del 2015:
I “Googler” da seguire nel 2015
Elenco inglese di blog sulla SEO da seguire
Siti inglesi più generalisti su web marketing e content marketing

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